un Cuore Sportivo

Il Progetto

“Un Cuore Sportivo” nasce da un’esigenza pratica quanto incredibilmente semplice: salvare una vita o perderla per “incapacità d’intervento”.
Questa la riflessione del presidente Provinciale dell’ANDIS di Foggia Nico Palatella.
In Italia ci sono solo 6mila defibrillatori, peraltro distribuiti in modo non omogeneo lungo lo stivale e messi a disposizione per lo più da associazioni onlus e di volontariato. Quanti ne servirebbero invece? E’ stato calcolato che in una regione con 5 milioni di abitanti dovrebbero essere disponibili almeno 5000 defibrillatori.
Piermario Morosini si poteva salvare? E’ la domanda a cui stanno cercando di rispondere i pm di Pescara, che hanno aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo. Fino ad ora le indagini hanno stabilito che i tre defibrillatori a disposizione nello stadio Adriatico (due a bordo campo, uno all’interno dell’ambulanza) non sono stati utilizzati. Questa versione è stata confermata ai magistrati da due medici presenti durante le operazioni di soccorso.
Miglioriamo la capacità d’intervento o perdiamo qualche altra vita per queste incredibili, quanto terribili, “banalità”?
Davanti a questo - secondo noi - indiscutibile motivo e ovvie relative conclusioni (salviamo la vita), l’ANDIS Provinciale di Foggia si è resa promotrice di un accordo con il Coordinamento Operativo del 118 di Foggia per intraprendere una campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle politiche di prevenzione ed intervento in caso di incidente cardiorespiratorio.
Il programma prende vita con una vivace comunicazione e proseguirà attraverso un tour di tre incontri tra Foggia città e provincia durante i quali saranno riunite le associazioni sportive che verranno introdotte a quanto relativo alle normative di legge in materia e le responsabilità ad esse collegate.
A breve pertanto l’elaborazione di un calendario di corsi di formazione, curati direttamente dal Coordinamento Operativo del 118 e nel contempo la possibilità da parte delle Associazioni di accedere alle informazioni relative ai costi, manutenzione ed eventuale acquisizione di un defibrillatore tra quelli presenti sul mercato.
Le prospettive del progetto mirano non soltanto ad una maggior prevenzione dei rischi correlati al nostro cuore, bensì ad un’accresciuta cultura della prevenzione in campo sportivo e degli eventi. Il problema dell’arresto cardiaco, come altri tragici eventi simili, si inserisce in un quadro di più ampio raggio d’azione che vede “implicate” tutte le strutture di aggregazione quali le scuole, i centri commerciali, i villaggi turistici.
Avere sempre più cittadini pronti ad intervenire in un caso simile e possibilmente nelle prossimità di un’adeguata apparecchiatura, consentirà di salvare qualche vita in più.

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